Xylella, allarme degli agriturismo. «Disdette per le prenotazioni» Gli operatori: «Il Salento zona infetta sta creando tanti problemi». Dal 12 marzo a Lecce via libera alla terapia per salvare le piante millenarie
di Salvatore Avitabile [corrieredelmezzogiorno.it]
[ 7 marzo 2015 | 11:02 ] LECCE - L’allarme Xylella rischia di mettere in ginocchio anche il comparto turistico del Salento. Turismo Verde, una delle più importanti associazioni che rappresenta gli agriturismo (85 su 140 strutture), ha annunciato che, a causa del Salento dichiarato zona infetta per il batterio killer degli ulivi, ci sarebbe stata già una disdetta di prenotazioni tra il 20 ed il 30 per cento. Secondo gli operatori turistici, dunque, l’annunciato piano con l’utilizzo di insetticidi per «bruciare» gli ulivi infetti starebbe creando molto panico tra i vacanzieri che solitamente vengono nel Salento per trascorrere le ferie estive negli agriturismo. Ed hanno così chiesto al commissario Giuseppe Silletti di valutare con attenzione tutti gli interventi da adottare.
Il progetto
Nel frattempo Coldiretti ha annunciato il via alla terapia salva ulivi per fermare il diffondersi nel 2015 della più grave epidemia della storia che ha colpito la pianta simbolo della pace nel mondo. L’appuntamento è fissato per giovedì 12 marzo a Lecce, dove avranno inizio le operazioni colturali di taglio dei rami, trinciatura, sarchiatura e aratura dei terreni, necessarie a fermare la propagazione del contagio con l’inizio stagionale della schiusa delle uova dell’insetto sputacchina, vettore del patogeno «Xylella fastidiosa» che rischia di cambiare per sempre il paesaggio e le attività economiche di una componente determinante del Made in Italy e della dieta mediterranea, proprio alla vigilia dell’Expo2015. «Con la ripresa vegetativa è necessario mettere in campo tutte le misure per combattere la malattia che saranno illustrate dal punto di vista pratico. Sarà anche l’occasione per fare il punto sui danni al patrimonio paesaggistico ed ambientale, all’economia e all’occupazione, ma anche per valutare gli effetti su abitudini e tradizioni», fanno sapere da Coldiretti. Che aggiungono: «Inizia una battaglia contro il tempo per difendere le storiche piante millenarie con la presenza del presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, con l’intera Giunta nazionale a Lecce, per salvare un patrimonio della Puglia, dell’Italia e del Mondo. Per questo è necessario garantire risorse adeguate a salvare un bene pubblico. Sarà anche avviata una raccolta fondi utile a finanziare la ricerca per debellare la malattia con il metodo del crowndfunding ambientale e dare così la possibilità ai milioni di italiani e stranieri che amano il Salento di contribuire concretamente. Sull’emergenza Xylella che ha colpito alcuni ulivi del Salento e quindi il paesaggio rurale pugliese «ora c’è da fare un lavoro tecnico. Noi abbiamo dato un metodo; con un cronoprogramma serrato, l’istituzione di un Commissario, il coinvolgimento della Protezione civile. Ora tocca ai tecnici lavorare per frenare questa fitopatologia». Così il ministro delle Politiche agricole, alimentare e forestali Maurizio Martina, a margine dell’audizione delle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato riunite.
La Forestale
Una giornata di formazione dedicata a un centinaio di forestali, all’Istituto agronomico di Valenzano (Bari) per conoscere nel dettaglio il batterio della Xylella fastidiosa che sta distruggendo gli ulivi del Salento. Lo ha chiesto il Commissario delegato della Protezione Civile per l’emergenza Xylella e Comandante del Corpo forestale della Puglia, Giuseppe Silletti, al Chieam di Bari. Un incontro di approfondimento con gli esperti, ingegneri, tecnici e ricercatori, per presentare ai rappresentanti delle unità di personale del Corpo Forestale, impegnate nel controllo, monitoraggio e nelle attività sanzionatorie, tutte le nozioni e gli strumenti di lavoro. Sono state, difatti, illustrate le metodologie e le applicazioni informatiche e territoriali, utili al monitoraggio sul territorio interessato dal fitopatogeno. «Un incontro positivo - sottolinea il Commissario straordinario - per il personale impiegato nelle attività quotidiane di controllo sul territorio e per l’individuazione dei focolai, tra le priorità del Corpo forestale, perché si fermi l’avanzata del batterio».
[fonte: corrieredelmezzogiorno.it ]
mercoledì 11 marzo 2015
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