giovedì 25 agosto 2011

“FUORI I TERRONI DAGLI ALPINI”

L’Unità di Italia

Per limitare il numero di meridionali tra le penne nere, la Lega pensa di introdurre le quote verdi


In un testo che ora sarà votato alla Camera la proposta di dare più punti alle aspiranti reclute del nord


Nel corpo degli Alpini, secondo alcuni parlamentari del Carroccio, ci sono troppi meridionali. Da qui l’ultima trovata padana. Proporre una legge per favorire il reclutamento delle penne nere tra le genti del nord: il luogo di nascita influirà sul punteggio del concorso per entrare nel corpo. Chi è originario di Feltre così sarà avvantaggiato rispetto a chi è partito, sacco in spalla, da Ragusa. “Come la pummarola sta a Napoli – spiega il deputato bellunese Franco Gidoni, primo firmatario del testo – l’alpino sta alle nostre montagne, quelle di Veneto, Friuli, Lombardia e Piemonte. Il resto con le penne nere c’entra poco”. La proposta è già materia di discussione in Parlamento e dopo avere ottenuto il parere positivo in commissione, verrà ora votata a Montecitorio. E visto l’aria che tira, gli uomini del senatùr sperano che il traguardo venga raggiunto. Ma non tutti sono d’accordo: l’ultra leghista Giancarlo Gentilini, ex sindaco e ora vice sindaco di Treviso, dice che una legge così non serve a nulla, “meglio ripristinare la naja, i giovani hanno bisogno di disciplina”.

Emiliano Liuzzi

Fonte: http://postspilimbergo.wordpress.com/ - 09. 03. 2011



mercoledì 24 agosto 2011

Terrone!!!


Fonte: http://www.notiziegenova.altervista.org/ 23. 09. 2010

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Record disoccupazione giovanile in Sardegna, oltre il 25%


Indagine Confartigianato, in Italia 1,1 mln giovani senza lavoro

24 agosto 2011, 13:18

(ANSA) - CAGLIARI, 24 AGO - Con un tasso del 25,2% per gli under 35 la Sardegna occupa il quarto posto della classifica nazionale della disoccupazione giovanile, dietro Sicilia (28%), Campania (27,6%) e Basilicata (26,7%). Lo rileva l'Ufficio studi della Confartigianato. In materia di disoccupazione giovanile, l'Italia ha il record negativo in Europa: sono, infatti, 1.138.000 gli under 35 senza lavoro. A stare peggio i ragazzi fino a 24 anni: il tasso di disoccupazione in questa fascia d'eta' e' del 29,6%: uno su 3 e' senza lavoro, rispetto al 21% della media europea.(ANSA).

Fonte: http://www.ansa.it/

lunedì 1 agosto 2011

Rapporto Svimez. Al sud 2 giovani su 3 senza lavoro

Nel 2010 il tasso di occupazione giovanile è di "appena" il 31,7%

Il 25 per cento dei cittadini dell'Italia meridionale non lavora o ha smesso di cercare un'occupazione e il tasso di disoccupazione stabile al Sud è del 13,4%, in aumento di quasi un punto e mezzo rispetto a due anni fa. È il quadro, a tratti drammatico, che emerge dal Rapporto Svimez 2011 che traccia una sorta di deserto occupazionale nelle regioni del Mezzogiorno d'Italia con tassi di senzalavoro doppi rispetto alle aree del centro nord.

Nel 2010 - si legge nello studio Svimez - il tasso di disoccupazione nel Sud «accertato» è stato del 13,4% (contro il 12% del 2008), più del doppio del Centro-Nord (6,4%, ma nel 2008 era il 4,5%). Se consideriamo tra i non occupati anche i lavoratori che usufruiscono della Cig e che cercano lavoro non attivamente (gli scoraggiati), il tasso di disoccupazione corretto salirebbe al 14,8%, a livello nazionale, dall'11,6% del 2008, con punte del 25,3% nel Mezzogiorno (quasi 12 punti in più del tasso ufficiale) e del 10,1% nel Centro-Nord.

Ancor più grave l'emergenza giovani. Due giovani su tre nel Sud Italia sono a spasso: in quest'area del Paese, infatti, il tasso di occupazione giovanile (15-34 anni) è giunto nel 2010 ad appena il 31,7% (il dato medio del 2009 era del 33,3%; per le donne nel 2010 non raggiunge che il 23,3%), segnando un divario di 25 punti con il Nord del Paese (56,5%). «La questione generazionale - sottolinea la Svimez- diventa quindi emergenza e allarme sociale nel Mezzogiorno». Significativo l'aumento degli inattivi (le persone che non lavorano e non cercano attivamente un lavoro): tra il 2003 e il 2010 al Sud gli inattivi, sono aumentati di oltre 750mila unità.

Fonte: http://www.vita.it/